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sabato 15 febbraio 2014

Celiachia

Oggi giorno è sempre più diffusa la malattia autoimmune dell'intestino tenue, che si verifica in individui di tutte le età geneticamente predisposti.Tra le cause della celiachia rientrano sia fattori ambientali sia fattori genetici. 


I fattori ambientali sono rappresentati dal glutine, ovvero la componente proteica delle farine di frumento, orzo, segale ed avena. Il glutine di frumento è a sua volta costituito da gliadine, che sono proteine solubili in alcool, e glutenine, proteine alcool-insolubili.
L'importanza dei fattori genetici nella patogenesi della celiachia è testimoniata da studi condotti su familiari di pazienti celiaci che hanno rilevato una prevalenza dell'intolleranza pari al 10% tra i familiari di primo grado e del 30% se si considerano fratelli e sorelle HLA identici]. Il risvolto pratico di tale risultato è che per ogni nuovo paziente celiaco diagnosticato, sarà opportuno consigliare l'esecuzione di test di screening sui familiari di primo grado che, indipendentemente da sesso, età e quadro clinico, hanno un rischio del 10% di essere a loro volta affetti da celiachia.
I casi di celiachia grave portano a caratteristici sintomi di feci  biancastre e perdita di peso o mancato aumento di peso (nei bambini piccoli). Le persone affette da celiachia più lieve possono avere sintomi molto più sottili e che si possono presentare in altri organi piuttosto che nell’intestino È anche possibile essere affetti da celiachia ma non soffrire di alcun sintomo. Molti adulti con la malattia, accusano solo un po' di stanchezza o anemia.
L'anemia può svilupparsi in diversi modi. Il malassorbimento del ferro può causare anemia da carenza di ferro e il malassorbimento dell’acido folico e della vitamina B12.
L'incapacità di assorbire  carboidrati e grassi può causare una perdita di peso (o una mancata o ritardata crescita nei bambini) e affaticamento.
Il malassorbimento di calcio e vitamina D (compensatio da iperparatiroidismo secondario) può causare osteopenia (una diminuzione del contenuto minerale delle ossa)o osteoporosi (indebolimento delle ossa e rischio di fratture da fragilità).
Una piccola parte di pazienti sviluppa una anormale capacità di coagulazione per via della carenza di vitamina K e quindi risultano con un moderato rischio di sanguinamenti anomali.
La celiachia è anche associata alla proliferazione batterica dell’intestino tenue,, che può peggiorare il malassorbimento o causarlo nonostante l'adesione ad una dieta idonea
Le sottospecie di grano (come farro, semola grano duro) e le specie affini, quali orzo, segale, triticale e kamut possono anche indurre i sintomi della malattia celiaca. Una piccola minoranza di pazienti celiaci reagiscono anche all'avena. È più probabile che l'avena produca i sintomi per via della possibile contaminazione con altri cereali, nei campi o durante la distribuzione. Pertanto, generalmente il consumo di avena viene sconsigliato. Tuttavia, molte aziende produttrici assicurano la purezza dell'avena e in questi casi può essere assunta.
Altri cereali come il mais, il miglio, il sorgo, il teff, il riso e la zizania, sono cibi considerati sicuri, così come gli pseudocereali come l'amaranto, il quinoa o il grano saraceno. Alimenti, non cereali, ricchi di carboidrati come le patate e le banane non contengono glutine e quindi non portano allo sviluppo dei sintomi
Al 2012 la dieta senza glutine è l'unica terapia ma si stanno studiando altre strategie terapeutiche. La dieta priva di glutine deve essere molto rigorosa poiché bastano minime quantità per impedire il miglioramento e questa deve essere seguita scrupolosamente per tutta la vita. Non vi è nessun farmaco disponibile per prevenire i possibili danni o per evitare che il corpo attacchi l'intestino quando è presente il glutine. La stretta aderenza alla dieta permette, nella maggior parte dei casi, la risoluzione di tutti i sintomi. Ciò contribuisce anche ad eliminare l'elevato rischio di cancro intestinale, di osteoporosi e della sterilità che si verifica in alcuni casi. Una consulenza da parte di un dietista viene generalmente consigliata, per assicurare che il paziente sia a conoscenza degli alimenti contenenti glutine, quali alimenti invece sono sicuri e come poter avere una dieta equilibrata, nonostante le limitazioni. In molti paesi, i prodotti senza glutine sono disponibili su prescrizione medica e possono essere rimborsati dall'assicurazione sanitaria.
Il perseguimento della dieta può essere difficoltoso, il mancato rispetto può causare una ricaduta. Il termine "senza glutine" è generalmente utilizzato per indicare un livello di glutine considerato innocuo, piuttosto che una completa assenza dello stesso.Il livello esatto in cui il glutine è da ritenersi innocuo, è incerto e controverso. Un recente studio ha provvisoriamente concluso che il consumo inferiore ai 10 mg di glutine al giorno è improbabile che possa causare anomalie istologiche, pur costatando la necessità di ulteriori indagini.
La regolamentazione del marchio "senza glutine", varia notevolmente di paese in paese. Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration ha emesso, nel 2007, un regolamento che limita l'uso della dicitura nei prodotti alimentari con meno di 20 ppm di glutine. L'attuale Codex Alimentarius internazionale, consente ai prodotti contenenti 20 ppm di glutine di rientrare nella categoria "senza glutine" I prodotti senza glutine sono di solito più costosi e più difficili da trovare rispetto agli alimenti comuni. Dal momento che i prodotti già pronti spesso contengono tracce di glutine, alcuni celiaci potrebbero essere tenuti a cucinare tutte le pietanze dall'inizio.
Anche seguendo una dieta, la qualità della vita correlata alla salute di un celiaco, può essere inferiore rispetto alle persone prive della condizione. Gli studi effettuati negli Stati Uniti, hanno dimostrato una qualità di vita diventa paragonabile alla popolazione in generale, mentre in Europa è risultata sensibilmente più bassa, tuttavia bisogna notare che i metodi di indagine non sono sovrapponibili.Gli uomini tendono a manifestare un miglioramento più marcato rispetto alle donne.Alcuni presentano persistenti sintomi digestivi o dermatite erpetiforme,ulcere della bocca, osteoporosi con le fratture che ne derivano. I sintomi indicativi di sindrome dell'intestino irritabile possono manifestarsi e vi è un aumento del livello di ansia, di fatica, di dispepsia e di dolore muscolo scheletrico.
Una volta effettuata la diagnosi, è molto importante che il paziente celiaco si rivolga ad un gastroenterologo per una visita di controllo una volta all'anno. Qui visita medica, colloquio col dietologo, ricerca degli anticorpi specifici per celiachia e analisi di laboratorio (emocromo, ferritinemia, cunnaria, albuminemia ed elettroliti sierici) permetteranno al medico di valutare le condizioni del paziente
Posizione della Chiesa Cattolica roma
La dottrina della chiesa cattolica romana afferma che perché l’Ecaurestia sia valida, il pane da utilizzarsi durante la Messa deve essere di grano. Nel 2002, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha approvato una composizione a basso contenuto di glutine, prodotta in Germania , che soddisfa tutti i requisiti. Anche in Italia sono in uso delle formulazioni che, nonostante non siano del tutto prive di glutine, sono state approvate dalla Associazione Italiana Celiachia.Alcuni cattolici celiaci hanno chiesto il permesso di utilizzare cialde di riso, tuttavia ciò gli è stato sempre negato.La questione è più complessa per i sacerdoti. Anche se un cattolico (laico o ordinato) può ricevere l'Eucaristia sotto qualsiasi forma (pane e vino) ricevendo Cristo "tutto intero" (il suo corpo, il suo sangue, la sua anima e la divinità), per il sacerdote che agisce in persona Christi è necessario che le assuma entrambe quando celebra la Messa, non per la validità della sua comunione, ma per la pienezza del sacrificio del rito. Il 24 luglio 2003, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha dichiarato: "Data la centralità della celebrazione eucaristica nella vita sacerdotale, si deve essere molto cauti prima di ammettere al presbiterato candidati che non possono assumere senza grave danno il glutine o l'alcool etilico".


Nel gennaio 2004, Ostie a bassissimo contenuto di glutine, approvate dalla Chiesa, sono divenute disponibili negli Stati Uniti d'America, in Italia e in Australia.

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