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martedì 18 febbraio 2014

Perché diciamo NO all'olio di palma!!




L'olio di palma è un tipo di olio vegetale che deriva dal frutto che cresce sulle palme da olio, alberi originari dell' Africa Occidentale ma che è possibile trovare ovunque ci sia un clima caldo con precipitazioni abbondanti. Al giorno d'oggi l'olio di palma viene esportato principalmente da Indonesia e Malesia, ma la maggior parte delle volte non utilizzando misure eco-sostenibili. Ogni frutto contiene il 50 % di olio di palma mentre l'80% deriva dai semi di palmisto e sono coltivazioni che richiedono dieci volte in meno la terra che altre colture, usate per esempio dai produttori di carburante, richiederebbero.Vaste aree di foresta pluviale incontaminata vengono tagliate e bruciate per far spazio alle piantagioni di palme e nel processo vengono uccisi moltissimi oranghi e animali selvatici. Questa deforestazione su larga scala spinge gli oranghi verso l' estinzione, insieme a molte altre specie native del Borneo e Sumatra. 
A quanto pare sono soprattutto le grosse compagnie a pagare le popolazioni del luogo per disfarsi degli animali. Nota è la storia di Aan, un Orango femmina di 15 anni, trovato in fin di vita in una piantagione di olio di palma del Borneo, salvato dalla fondazione inglese Orangutan Foundation e dall'agenzia indonesiana per la conservazione della specie. Gli son stati rimossi 37 pallini dal cranio e 67 da tutto il resto del corpo, ha perso un occhio e ha l' udito compromesso eppure tuttavia è viva.
Ma dove è contenuto l'olio di palma?
Il tuo shampoo. il tuo detersivo, il tuo rossetto, la tua margarina, le tue fette biscottate, contengono olio di palma. La produzione mondiale di biocarburanti contiene olio di palma e se pensate che la produzione di olii vegetali in tutto il mondo è di circa 144 tonnellate di cui 47 sono di olio di palma potete rendervi conto di quanto questo processo si sia sviluppato rapidamente negli ultimi decenni. L'olio di palma è infatti estremamente popolare: lo troviamo sia nei prodotti dell'industria alimentare che in quella cosmetica; si trova nei prodotti da forno, sia salati che dolci, che abbiano o meno la denominazione bio, ed è addirittura presente in alcuni prodotti surgelati. Non esistendo poi, in alcuni paesi, un'etichettatura obbligatoria per l'olio di palma, le grandi case produttrici si nascondono sotto il nome più generico di "olio vegetale".
Il fatto che alcuni prodotti siano bio o cruelty-free non significa che non ne contengano, perché in realtà l'olio di palma è un ingrediente molto naturale. E' il modo in cui viene prodotto che è tutt'altro che naturale!
Considerando che 30 anni fa l'olio di palma era quasi sconosciuto qui in Occidente, che bisogno abbiamo noi oggi di questo ingrediente? Se a dare una risposta decisa a questa domanda non basta l'uccisione degli Oranghi, consideriamo l'impatto ambientale che ha la sua produzione nel nostro mondo...perché il mondo è di tutti non lo sapevate?
Prendiamo il biodiesel, il biocarburante ottenuto dal'olio di palma, che è stato bandito dalla U.S. Environmental Protection Agency come non ecologico, in quanto la sua produzione è causa di emissioni di anidride carbonica superiori a quanto consentito affinché un biocarburante venga considerato realmente "pulito", oltre che per via degli ingenti costi ambientali legati alla sua produzione.
La coltivazione di palme da olio, come abbiamo già accennato, sta infatti prendendo piede sottraendo terreno a foreste dal valore inestimabile, comprese antiche foreste pluviali caratterizzate dalla presenza di ecosistemi irripetibili al mondo. La monocultura di palme da olio può produrre importanti emissioni di carbonio; in Indonesia e Papua Nuova Guinea, per esempio, il terreno per la coltivazione è stato preparato spesso drenando e dando alle fiamme aree di foresta palustre e torbiera, con un conseguente rilevante danno ambientale, ed è stato valutato che anche in seguito a questi fenomeni l' Indonesia sia diventata il terzo emettitore mondiale di gas serra.
Non vi basta? Bene allora se il mondo non vi sembra vostro..almeno la vostra salute si.
L'olio di palma è particolarmente ricco di acidi grassi saturi tanto da risultare semi-solido a temperatura ambiente.Tali acidi, secondo il parere scientifico rilasciato dal Consiglio Superiore della Sanità belga, sarebbero responsabili della formazione di pericolose placche sulle pareti delle arterie. Il 40 % di questi acidi grassi saturi sono chiamati " aterogeni" ( che possono indurre l'aterosclerosi), sono dannosi per la salute, compreso l'aumento del rischio di incidenti cardiovascolari.
Detto questo e considerando che da dicembre 2014 un cambiamento della legislazione europea obbligherà l'industria alimentare ad indicare l'origine dell'olio utilizzato, la scelta rimane ai consumatori. Siamo in un paese come l'Italia che ha come prodotto il buon olio di oliva, che è stato sostituito da altri olii decisamente meno costosi ma dannosi da tutti i punti di vista.

Noi possiamo scegliere, gli Oranghi no.

Fonti

www.greenme.it

www.campagneperglianimali.org

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